
Il testo che abbiamo votato si concentra e regolamenta in maniera particolare l’accesso alle cure palliative, quelle cure destinate cioè ai malati terminali per alleviare il dolore dei loro ultimi giorni. La medicina del dolore invece è un settore molto più ampio che interessa sì i malati oncologici e terminali ma anche un numero elevatissimo di cittadini affetti da patologie croniche dolorose o che hanno subito un intervento chirurgico e soffrono per le conseguenze. Tutto questo non è sviluppato nel provvedimento approvato e merita di sicuro una riflessione attenta da parte del legislatore.
In Italia, le strutture ospedaliere dovranno trovare degli spazi adeguati alla terapia del dolore – così come grazie alla legge appena votata dovranno garantirli per le cure palliative a chi ne ha bisogno -, sviluppare programmi in questo senso, approfondire la conoscenza del dolore e fare in modo che il grado di intensità del dolore diventi parte integrante della cartella clinica di ciascun paziente.
Tutte queste sono le esigenze alle quali dobbiamo ancora, necessariamente, andare incontro. Nel frattempo abbiamo senz’altro messo un primo tassello verso una giusta direzione per il sistema sanitario nazionale e noi dell’Italia dei Valori continueremo a batterci affinché i diritti dei cittadini – primo fra tutti il diritto alla salute - vengano riconosciuti in tutti i campi.
La mia dichiarazione di voto
Complimenti. Ogni tanto il Parlamento riesce a fare qualcosa di utile per i cittadini...
RispondiEliminaComplimenti per il primo obiettivo raggiunto. Sarebbe utile avere anche i riferimenti di legge per chi ne volesse sapere di più. Nel mio piccolo, cioè come progettista di strutture ospedaliere, sto cercando di imporre sale ad uso terapico, sale di riposo ovvero dei veri e propri "soggiorni" con lampadari e quadri, in modo che ogni degente si possa sentire un pò a casa propria. Che ne pensi in merito ?
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