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venerdì 27 marzo 2009

La legge 40 va cambiata!

Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. E' questa l'unica cosa che mi sento di dire di fronte alle esternazioni del Sottosegretario Roccella durante la presentazione del Registro Italiano sulla Pma in Parlamento. Non si può continuare a dire che la legge 40 è una buona legge quando i dati che emergono dimostrano palesemente il contrario.

La sterilità in Italia è in aumento, visto l’incremento delle coppie che si rivolgono ai centri di Pma (da 43mila a 55mila circa dal 2005 al 2007), i tassi di gravidanza restano comunque tra i più bassi d’Europa e del resto del mondo e soprattutto aumentano a dismisura i parti trigemellari.
Come si fa, mi chiedo, a non capire che le donne e le coppie italiane pagano soltanto il prezzo di una legge ingiusta e dall’intima ispirazione clericale, poiché l’oggettivo aumento dei parti trigemini, oltre a causare ovvie complicanze sia per le mamme che per i nascituri, è associato ad un aumento esponenziale della spesa sanitaria?
Questo dato è stato dimostrato e analizzato durante diversi convegni internazionali, tra cui quello organizzato a gennaio proprio dall’Italia dei Valori, e confermato nel recentissimo Human Reproduction del 10, 12 e 13 marzo Venezia”.
La legge italiana in materia di procreazione assistita è arretrata e dovrà essere modificata dal profondo e il prima possibile per assicurare alle donne italiane, agli embrioni e ai neonati le stesse possibilità e le stesse garanzie del resto d’Europa e del mondo.

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