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giovedì 17 dicembre 2009

Emergenza ambientale: appello al Governo

Nell’ambito della limitata discussione al disegno di legge Finanziaria in corso alla Camera, l’Italia dei Valori ha presentato, a mia prima firma, un ordine del giorno (ODG) sull’emergenza ambientale nel nostro Paese. La manovra economica, infatti, prevede tra l’altro, una riduzione degli stanziamenti destinati alla bonifica ed al ripristino dei siti inquinati.

Mai come in questi giorni il tema è attuale: la salute del nostro pianeta è gravemente compromessa e a Copenaghen i grandi della Terra stanno cercando una soluzione per salvaguardarla. La situazione italiana rispecchia perfettamente questo stato di cose… dal caos dei rifiuti di Napoli e Palermo (sì, anche a Palermo, con un’amministrazione di centro-destra, esiste una situazione disastrosa come quella del napoletano…) alla pericolosa contaminazione chimica dei fiumi (v. il Sarno), all’inquinamento dei nostri mari.

E proprio sul mare ho incentrato il mio ODG, ripercorrendo le tappe dei numerosi affondamenti di navi con carichi tossici avvenuti dal 1979 al 1995 - almeno 39 secondo una Commissione d’inchiesta della XIII Legislatura - e sottolineando il mistero che ancora avvolge molte di queste sparizioni. In particolare ho ricordato che nei pressi di Amantea – dove potrebbero essere finiti i veleni caricati sulla nave “Jolly Rosso”, spiaggiata davanti alle coste calabresi nel 1990, risultano documentati e preoccupanti aumenti delle patologie oncologiche.

Finora nulla è stato fatto né predisposto per affrontare questa emergenza e per indagare sui possibili gravi rischi per la salute e per l’ambiente; anzi, attraverso questa finanziaria, vengono ulteriormente ridotti i fondi destinati a questi scopi.

Col mio ordine del giorno ho invitato il Governo ad eseguire una mappatura completa delle aree di smaltimento illegale dei rifiuti, delle coste e delle aree limitrofe ai naufragi delle navi, procedendo alla loro bonifica e messa in sicurezza; a monitorare l’incidenza dei tumori nei siti a rischio; a valutare l’inquinamento della fauna marina che finisce tutti i giorni sulle nostre tavole; a dotare le Procure interessate alle indagini delle necessarie risorse umane, finanziarie e tecnologiche ed, infine, ad istituire presso il Ministero dell’ambiente una unità di crisi con funzioni di coordinamento.

Questo ordine del giorno è stato accolto dal Governo “come raccomandazione”. Mi chiedo, però, se sia sufficiente una formula di accoglimento così vaga per fare fronte ad una situazione di tale gravità e per combattere a muso duro questi delinquenti che attentano tutti giorni la salute dei cittadini.
Una cosa è certa: l’Italia dei Valori vigilerà con instancabile determinazione l’operato del Governo e si impegnerà con tutti i mezzi a sua diposizione, affinché questo appello venga realmente ascoltato.

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