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giovedì 11 febbraio 2010

Un passo nel futuro

E’ da poco terminato il nostro primo congresso ed ancora mi sembra di sentire l’eco degli applausi, le emozioni dei numeri e l’importanza delle parole che illustrano i programmi. Insomma un sogno che diventa realtà, una bella realtà di quasi quattromila delegati, una platea sterminata con tanti giovani ed i loro entusiasmi travolgenti, la società civile con le sue proposte ed uno slogan: provare ad essere un’alternativa!
“Cento passi” di sottofondo che parla di Peppino Impastato ucciso dalla mafia nel 1978, ma, metaforicamente, anche del lungo cammino fatto dall’IdV e di quello che ancora dovrà fare...
“Cento passi” per introdurre il Presidente e l’arcobaleno della pace ad illuminare il podio da cui abbiamo sentito interventi di grande spessore con cui l’Italia dei Valori ha espresso proposte politiche concrete non solo per aiutare questo paese a risollevarsi dalla crisi, ma anche per occuparsi dei suoi cittadini e dei loro bisogni. Abbiamo parlato, così, di lavoro e politiche sociali, di istruzione, ricerca ed università, di giustizia e sicurezza, di sanità e di riforme, ma anche e soprattutto di diritti civili, troppo spesso calpestati, come nel caso dell’immigrazione. Un altro argomento che ha toccato il cuore di tutti è stato l’ambiente, nell’ambito del quale abbiamo ribadito, tra gli altri, due principi fondamentali, NO alle centrali nucleari, discorso vecchio e demagogico, e NO alla privatizzazione dell’acqua.
E abbiamo anche parlato di libertà, quella vera, per riappropriarci di questa parola che ci è stata sottratta indegnamente, che è stata abusata da chi ne ha banalizzato il significato non conoscendone il valore, quella che ci porta a lottare contro tutte le mafie, contro le violenze, contro le ingiustizie ed a favore della stampa e di un’informazione libera per davvero.
Al Congresso erano presenti anche Bersani, tutti i rappresentanti dei partiti dell’opposizione ed il governatore della Puglia Nichi Vendola ad ascoltare l’intervento del Presidente Di Pietro, ma anche a suggellare l’alleanza costruttiva con il PD in vista delle elezioni Regionali e proprio sulle Regionali c’è stato un momento di difficoltà: la scelta del candidato alla Presidenza della Regione Campania su cui Di Pietro chiama ad esprimersi tutti i delegati.
L’Italia dei Valori, forse anche un po’ a sorpresa, risponde all’SOS di “coscienza politica” del suo leader ed “assolve” De Luca con un atto di fiducia di tutta la platea non tanto al sindaco di Salerno, quanto al Presidente ed alle garanzie da lui stesso pretese, che incassa una vittoria politica personale, ma si assume la responsabilità di far rispettare il codice etico sottoscritto da De Luca.
E così il partito prova a definire una svolta politica che affianca alla piazza ed alla protesta, sua linfa vitale, una linea strategica di riformismo democratico, di programmazione, di obiettivi e di patti di stabilità, in cui la Regione Campania con la sua alleanza tra Pd-IdV e Sinistra e Libertà può diventare un laboratorio vero di buon governo, a dispetto di quello ipotizzato in Puglia con l’UDC.
Ed ancora riecheggiano le parole della svolta e gli applausi del popolo di IdV che, come ha detto simpaticamente un giornalista, rispecchia il suo Presidente, disordinato, eclettico, passionale, generoso, coraggioso, contraddittorio e soprattutto testardo.

3 commenti:

  1. Carissimo Antonio, non la pensano così i puritani assoluti di cui si è circondato il nostro presidente.
    Comunque, si va avanti. E' davvero un atto di fiducia al presidente, penso "unico".Gianni

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  2. no al nucleare, no alla privatizzazione dell'acqua.

    enzo improta

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  3. Da elettore dell'IDV sono molto scettico sulla candidatura di De Luca, un buonissimo Sindaco che però ha due processi a carico forse eccessivamente stigmatizzati; non è lui la vera discontinuità con Bassolino. Ma al contempo, è anche vero che in sede di primarie non abbiamo portato avanti un nostro candidato alternativo. Quindi ora non ci resta che accettare la situazione.
    Saluti e complimenti, Luca.

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