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giovedì 29 luglio 2010

La scure della manovra sulla Sanità

Blocco del turn over (negato sui media dai Ministri Tremonti e Fazio, ma di fatto presente nel testo del provvedimento), licenziamento del 50% dei precari della sanità (e parliamo di circa 12mila lavoratori), contenimento della spesa sanitaria e farmaceutica attraverso un taglio di 600 milioni di euro alle casse regionali, penalizzazione crudele ed ingiustificata di tutti i cittadini infettati da trasfusioni e vaccinazioni obbligatorie sbagliate. Questo il riassunto dell’intervento che la manovra finanziaria, votata ieri alla Camera, opera sulla sanità italiana. Un taglio netto alle risorse umane ed economiche di un settore già in grandissima crisi. Un’azione atroce nei confronti di una categoria di persone che avrebbe bisogno di essere tutelata e che invece viene maltrattata dallo Stato e da questo Governo: gli emodanneggiati.
Contro questi interventi, che ritengo inefficaci a risolvere la crisi economica italiana e soprattutto ingiusti nei confronti dei cittadini e del loro diritto alla salute, ho presentato un ordine del giorno - accolto coma raccomandazione – in cui chiedo al Governo italiano di fare luce sui molti punti oscuri della manovra in materia sanitaria e soprattutto di trovare presto il modo di contenere i danni che questo provvedimento finanziario inevitabilmente arrecherà al nostro Paese, ai cittadini, alla Sanità pubblica italiana.

Il testo del mio ordine del giorno.

2 commenti:

  1. Grazie di ricordarvi che esistiamo! Siamo una fetta d'Italia scomoda, rovinata dagli stessi ex funzionari di uno stato che oggi ci penalizza senza sosta. Perchè? Perchè penalizzarci, invece di chiederci scusa, per averci trasfuso con sangue "sporco" con cui qualcuno si è arricchito e ancora oggi gira indisturbato invecchiando con un tenore di vita invidiabile...Lo so non avrò risposte ma continuerò a chiedere PERCHE?
    Monica

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  2. Si sta agendo con la scure in modo indiscriminato invece di far pagare gli errori passati, riguardanti le ruberie e gli sprechi della sanità, a chi di questi sprechi e ruberie si è arricchito. E' un sistema che non sa correggere se stesso per le vie giuste, che sarebbero confiscare i beni personali a chi ha contribuito a questo sfascio. Basterebbe dare il giusto peso giuridico alle firme che certa gente ha messo quando era in certi posti di potere della sanità e fargli pagare con i suoi beni il gonfiamento della spesa. In questo paese si è incapaci di far rispondere delle proprie responsabilità chi ha detenuto un qualsivoglia potere, ritenendo più facile strizzare il popolo fino allo spasimo.

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