La bocciatura della vergogna

Il 15 dicembre scorso, durante la discussione in Aula sul decreto “emergenza” rifiuti in Campania, ho presentato insieme ad altri colleghi un emendamento, a mio avviso importantissimo, a tutela della salute dei cittadini.

In quell’emendamento ho chiesto al Governo di fare in modo che all’interno delle discariche non siano sversati rifiuti tossici di alcun genere. L’ho chiesto perché da molte ricerche scientifiche ed epidemiologiche, condotte negli ultimi anni, è emersa la strettissima correlazione tra la comparsa di patologie tumorali e le condizioni ambientali del territorio. In particolare è stato evidenziato il significativo aumento di tali patologie nelle persone che abitano in zone limitrofe a discariche e discariche abusive, e alle aree interessate dai roghi tossici. Dati che mettono nero su bianco un’emergenza importante, se si pensa, oltretutto, che in Campania, secondo l’Ordine dei Medici di Napoli, il 24% delle patologie tumorali ha una causa ambientale.

Se è vero che le discariche non possono per ora essere eliminate – perché risolvere il problema dell’immondizia campana attraverso la raccolta differenziata sembra ancora un’utopia molto, troppo, distante dalla realtà -, noi dell’Italia dei Valori abbiamo chiesto al Governo almeno di abrogare quella norma che, in virtù dell'emergenza rifiuti, consente lo stoccaggio in aree vicine ai centri abitati di sostanze nocive alla salute come le ceneri pesanti provenienti dai termovalorizzatori e fanghi contenenti sostanze tossiche. Il Governo si è ancora una volta dimostrato insensibile e sordo, di fronte ad una realtà drammatica come quella campana e soprattutto al diritto alla tutela della salute dei cittadini. La bocciatura di questo emendamento è vergognosa, ignobile e disonorevole, e non lascia spazio ad altri commenti.