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giovedì 23 luglio 2009

Campania: Emergenza mare

Il mare è come il nostro liquido amniotico che ci avvolge fin da bambini, ma che quando s’infetta uccide chi vi è immerso. Alcuni delinquenti stanno attentando al mare e con la politica dello scaricabarile si rimbalzano a vicenda le responsabilità dello scempio di cui ciascuno di loro ha colpa. Privare il cittadino di un diritto così elementare, come quello di farsi un bagno, quando magari non ha un euro in tasca, è intollerabile, poiché il bagno può rappresentare la salvezza, la gioia di vivere ed è un mezzo per chi vuole ritrovare un attimo di serenità. Privare del mare un bambino è un delitto e i responsabili devono essere puniti. Con questo spirito sto raccogliendo elementi da tutta l'Italia per preparare altre iniziative parlamentari che denuncino gli scempi, e facciano riacquistare il rispetto per il mare, il diritto di fruirne liberamente ed il dovere di lasciarlo pulito e fertile per le generazioni che verranno in futuro. E' un impegno che voglio prendere con me stesso e con i miei elettori ed anche con chi non vota il partito in cui ho l’onore di militare. Perchè è un mio preciso dovere in quanto come deputato ho una facoltà che molti di voi non hanno. Ho chiesto al Governo di fare qualcosa, di intervenire dinanzi a tale inerzia di alcuni amministratori. Ma sentite cosa mi hanno risposto…


6 commenti:

  1. Io non capisco come funzionano in Italia i controlli........Qui in Germania i controllori sono sempre di istituti Indipendenti.
    Un abbraccio Luigi

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  2. Bravissimo Antonio hai messo il dito nella piaga.

    Il mare fa sempre più schifo non ostante tutti gli sforzi che noi operatori turistici facciamo per tutelare l'ambiente in tutte le sue forme.

    I famosi depuratori dislocati lungo la costa campana già funzionavano male dalla loro costruzione (gravata da ritardi abissali) ora non funzionano proprio più da quando Roma ha via via tagliato i trasferimenti agli enti locali.

    Sarebbe ora che qualcuno cominciasse a finire in galera, ma seriamente, (senza sconti di pena o altro) in Italia e che si iniziasse il lungo acmmino per ripristinare la legalità.

    E' questo un problema che investe tutti i settori della vita pubblica e non solo l'inquinamento ambientale e senza una presa di coscienza di tutti i cittadini che la loro casa è l'Italia e non "casa loro" (intesa come le quattro mura) non si risolverà mai.

    Wiva l'Italia, wiva l'Ambiente.

    carlo555@hotmail.com

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  3. carissimo onorevole professore
    grazie per la difesa dei diritti e delle libertà della povera gente
    uno di questi è il libero diritto all'utilizzo del mare nostrum
    purtroppo sentite le evanescenti motivazioni del ministro vito "non ci resta che piangere"
    a meno che lei, data la sua professione, non tenti, scovando qualche panacea, di sottoporre il governo ad una intensa cura contro la "sterilità" da cui è affetta la maggioranza che ci governa
    MIKY

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  4. Caro dott. mi conplimento per tutto l'inpengo che lei sta svolgendo contro l'inquinamento in penisola. Ci dobbiamo unire con la forza e con l'inpengo per far guarire il nostro territorio solo con una persona come voi ci puo' guidare in un inpresa contro questo problema. Io sono il primo a conbattere questa causa per i nostri figli che sono la forza di tutto il creato e per questo che dobbiamo conbattere tutti insieme.

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  5. Un grazie particolare a Carlo Cinque, grande imprenditore del turismo che porta l'onore di essere del sud Italia nel mondo. A lui il mio riconoscimento di non aver pensato a meschini interessi di parte, ma di aver rilanciato il problema. Anche Carlo, come me, ha dei bambini piccoli ed anche lui, come molti che ci leggono sentono il dovere di dover fare tutto il possibile x consentire ai ns figli di vivere in un ambiente sano. Grazie Carlo!
    Antonio Palagiano

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  6. Egr. on. Antonio, mi permetto di rivolgermi a te in forma confidenziale perchè sei colui che mi ha permesso di essere partecipe agli eventi più importanti della mia vita, e questo credo sia il massimo rispetto che posso mostrarti, ben oltre formalità banali che non mi riguardano.
    Sai benissimo che sono un marittimo e vivo di mare, allora ti chiedo:"E' possibile che un paese come l'Italia con migliaia di chilometri di costa, non abbia un Ministero del Mare e della Marina, e che tutto venga demandato ai trasporti ed alle infrastrutture"?
    Parafrasando il presidente:"Che ci azzecca"?

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