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venerdì 14 agosto 2009

Evasione fiscale? Legalizziamola attraverso lo scudo fiscale!

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Questo ignobile provvedimento ricorda molto da vicino quello dell’indulto promosso dall’allora Guardasigilli On. Mastella – coerentemente ripreso tra le fila del Pdl – il quale, per salvare dal carcere i soliti colletti bianchi, mazzettari, palazzinari, politici, bancarottieri e faccendieri vicini alla politica non esitò a svuotare le carceri da migliaia di delinquenti e farabutti che ancora oggi taglieggiano, spacciano e delinquono nelle nostre città mettendo a rischio la vita dei cittadini. Con questo provvedimento il Parlamento è stato ridicolizzato e violentato davanti agli italiani che, (anche) per colpa di questo Governo, non credono più nelle istituzioni e nella politica. È vero, forse la gente non saprà niente. Non sarà certo la disinformazione del Tg1 di Minzolini o Porta a Porta a raccontare agli italiani questa porcheria messa in atto da questo regime. Un’abile manovra celata dal provvedimento corruttivo, più che correttivo, legato al decreto anticrisi che di fatto cancella la persegubilità del reato di riciclaggio di denaro sporco attraverso il quale fiumi di denaro di provenienza illecita potranno rientrare in Italia senza troppe spiegazioni, pagando una miseria, cancellando tutto il pregresso e vanificando centinaia di indagini della magistratura. Una sanatoria tombale per i reati più gravi attraverso la quale l’Italia diventerà il lavatoio mondiale della criminalità organizzata e con cui, qui da noi, perverranno i soldi sporchi di tutto il mondo, per esser poi rispediti al mittente, poiché la norma non vieta il ritorno all’estero. Nel provvedimento correttivo è stato anche inserito il falso in bilancio, che non ha nulla a che vedere con il rientro dei capitali. Già, il falso in bilancio, un reato dal nome apparentemente innocuo, ma che nasconde ed è collegato ad altri reati ben peggiori come la corruzione, l’appropriazione indebita, la falsa fatturazione, la distruzione di documenti contabili e la bancarotta. Ma che senso ha depenalizzarlo nel contesto di una manovrina anticrisi?
Il rigetto dell'ordine del giorno (9/02714/015), presentato dall'Idv e che mi vede primo firmatario, ha smascherato le reali intenzioni di questo Governo, che, ancora una volta, ha dimostrato di non voler combattere seriamente l’evasione fiscale. Avevo chiesto che a fronte di tutte le elargizioni fatte col presente provvedimento - a favore di evasori, corrotti, corruttori e delinquenti in genere – si ripristinassero quelle norme di buon senso propedeutiche ad una sana politica di lotta a coloro che non pagano le tasse. Avevo chiesto che venissero limitati i pagamenti per moneta contante agli originali 5.000 euro anziché 12.500 come introdotto all’inizio di questa Legislatura. Mi sono chiesto: ma quale cittadino va in giro con una tale somma e per pagare cosa, se non per riciclare del denaro proveniente da attività illecite, fraudolente o fiscalmente evasive? E quindi a cosa serve estendere tale cifra a 12.500 euro, l’equivalente di 25 milioni di vecchie lire? Quale cittadino va a comprare un’autovettura o un gioiello, tutto per contanti, se non un camorrista, un mafioso, un estorsore poiché non può giustificare il possesso di tali somme sul proprio conto corrente? E, per analogia, ho chiesto al Governo di limitare allo stesso importo di 5.000 € i depositi sui libretti al portatore e per gli assegni privi della clausola “non trasferibile”. Con l'ordine del giorno 9/02714/015 ho anche proposto la reintroduzione della norma che impone l’indicazione del proprio codice fiscale per chi gira materialmente un assegno superiore e 5.000 €, affinché risultasse ben chiaro all'Agenzie delle Entrate e alla GdF chi, perché e a quale titolo incassa o gira un determinato assegno. Infine ho anche chiesto il ripristino di altre norme cancellate dal Governo Berlusconi e che favoriscono l'illegalità, il riciclaggio e l'evasione.
Bocciando l'ODG dell'Italia dei Valori ed approvando questo ignobile e pretestuoso scudo fiscale, il Governo ha voluto, di fatto, legalizzare l’evasione fiscale e favorire i truffatori e la malavita. Un'azione criminale e criminogena che offende tutti gli italiani onesti. E’ una vergogna!

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