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venerdì 11 dicembre 2009

Stato devastato


Gran bel lavoro quello svolto dai nostri padri costituenti nell’organizzare l’assetto della Repubblica Italiana. Un mosaico elegante di norme e regole scritte a garanzia dei cittadini e che tutto il mondo ci invidia. Tali principi prevedono un sottile equilibrio fra i poteri dello Stato, organi di controllo - anche per lo stesso Parlamento - tesi a bilanciare il potere esercitato dalle singole cariche istituzionali. Il Parlamento, espressione diretta del voto dei cittadini, ha il compito di legiferare, ma anche di controllare ed approvare l’operato del Governo; la Consulta vigila affinché le leggi emanate dal Parlamento seguano il dettato costituzionale; il Presidente del Consiglio traccia la linea politica governativa e presiede il Consiglio dei Ministri ed, infine, il Presidente della Repubblica che è, per definizione, il presidente di tutti gli italiani, nonché supremo garante super partes della nostra Repubblica.
Davvero un’ottima organizzazione dello Stato, che ha previsto tutte le situazioni a rischio per la democrazia e come neutralizzarle. Ma purtroppo, tale giudizio, non è da tutti condiviso. Ne è esempio don Silvio Berlusconi da Arcore, che ha deciso di sconvolgere a suon di picconate (quelle di Cossiga, al confronto, erano gentili carezze!) il lavoro certosino dei nostri padri costituenti. Ieri, (ma non è la prima volta) durante l’assemblea europea del PPE ha dichiarato che la Costituzione va riscritta, che la Corte Costituzionale si permette di annullare le leggi del Parlamento (ma questa è una delle sue funzioni!) e pertanto va abolita o riorganizzata; il Presidente della Repubblica è di parte poiché proviene dal partito comunista, la Magistratura è politicizzata e spesso sovversiva, mentre del Parlamento si potrebbe fare a meno poiché sarebbe sufficiente far votare i soli capigruppo per approvare emendamenti, mozioni, ordini del giorno e leggi ordinarie. Per fortuna ha dimenticato il Presidente della Camera che ha la colpa di essere un ex-“fascista” ed è proprio per questa ex che probabilmente non va più bene.
Tali affermazioni farebbero sobbalzare qualsiasi cittadino di buon senso, attento all’assetto democratico del Paese. Ma, purtroppo, il nostro premier è infastidito proprio da questo assetto dello Stato. Considera l’azienda Italia una sua proprietà privata poiché ha vinto le elezioni e sogna, forse, di ripristinare l’antico balcone di Piazza Venezia. La ricerca ostinata e pervicace della sua immunità lo spingono a dichiarazioni sconsiderate che ledono l’immagine dell’Italia all’estero. Pur tuttavia dai sondaggi, sebbene in calo, sembra che la maggioranza degli italiani lo sostenga ancora. Colpa dell’anestesia mediatica operata scientificamente da oltre un decennio da “sua emittenza”: un’overdose di spot, annunci e disinformazione somministrata agli italiani da giornalisti al soldo del Cavaliere e che sono e restano i principali complici di questo progetto piduista che prevede il controllo dei media, la riduzione dei poteri del Parlamento e la neutralizzazione della magistratura. Per gli amici della tessera n°1816 della Loggia P2, il cav. Silvio Berlusconi, appunto, un ottimo lavoro!

3 commenti:

  1. Quel che non si capisce e' lo stato di inattivita' della Idv napoletana. Invece di fare la "unica opposizione" non fa esattamente nulla. Niente manifesti, niente volantini, niente banchetti per strada, niente spot televisivi, niente studi o proposte di miglioramenti territoriali. Questa assenza e' la migliore collaborazione col potere della camorra e di Berlusconi, specie adesso che siamo alla vigilia delle regionali. A peggiorare le cose la improvvida collocazione del congresso proprio a ridosso delle elezioni. Preparazione che, a quanto vedo, consiste nelle ricerca di delegati "disposti a restare tutti e tre i giorni". Seguo il partito da molto tempo, e le persone che si riuniscono regolarmente sono davvero poche. Adesso da dove usciranno tutti questi delegati che dovrebbero delineare la linea del partito ? chiunque essi siano, sono certamente degli arrivati dell'ultima ora oppure degli assenti abituali. Tale ricerca di delegati sta assorbendo tempo e attenzione che dovrebbero essere impegnate in azioni a ricaduta elettorale, e che possono essere fatte solo adesso. Infatti dopo l'apertura della campagna elettorale la nostra voce sara' coperta dal boato propagandistico. Adesso invece la gente sta rilevando una nostra incapacita' di fare progetti e di comunicarli al territorio che vorremmo amministrare.
    Giancarlo Caputi

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  2. E ora di chambiare l italia che torni nella normalita.. spero anche che il programma di IDV viene di piu trasmesso perche e l unica via di combatere il gov di berlusconi che non ha fatto niente ripeto niente ..

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  3. .. e di tomas kluser che sono io il commento

    thomas kluser

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