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lunedì 7 giugno 2010

Governo clinico: fumo negli occhi

La nostra poszione è fermamente contraria al disegno di legge sul governo clinico che è in discussione alla Camera. Questa non è altro che un'altra presa in giro, l'ennesimo pannicello caldo che il governo propina ai cittadini per mascherare la sua inefficienza nell'affrontare i problemi reali della sanità pubblica.

Con questo provvedimento la sanità resta nelle mani della politica e del clientelismo senza essere restituita a medici e cittadini. Basti pensare che il deus ex machina delle aziende sanitarie, il direttore generale, continuerà a rispondere non al bene dei cittadini, ma alla parte politica che lo ha nominato. Questo non è altro che un mostro legislativo, in cui la sanità è considerata solo nell'ottica di far quadrare i conti di buchi di bilancio creati da uomini che non pagheranno, poiché nessuna sanzione concreta è prevista per quei direttori generali che attraverso assunzioni inutili e clientelari hanno contribuito allo sperpero di denaro pubblico.
Nessun interesse poi è posto alla qualità delle prestazioni sanitarie, punto che noi dell'Idv riteniamo invece fondamentale per una rivoluzionaria riforma sanitaria come quella che questa avrebbe dovuto essere.
Il testo poi crea una serie di conflitti di interesse come quello del direttore generale chiamato a valutare la sua struttura, o come quello dei medici che sceglieranno anche la libera professione, grazie al nuovo regolamento. Sarà come per un giornalista lavorare la mattina in Rai e il pomeriggio a Canale 5. Il regolamento sull'intramoenia è stato deciso probabilmente dopo la stangata agli stipendi della manovra... è come dire ai medici : "lavorate dove vi pare perchè qui abbiamo raschiato il fondo''.
La trasparenza delle nomine e il miglioramento del servizio sanitario nazionale sono due priorità dell'agenda politica di Idv che certamente non si concretizzano, neanche lontanamente, in questo provvedimento.

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