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venerdì 26 novembre 2010

Penisola sorrentina... problemi e soluzioni

INTERVISTA ALL´ONOREVOLE ANTONIO PALAGIANO (IDV)


*Dal settimanale d'informazione "Agorà" n. 428 del giorno 20 novembre 2010

1) Si fa un gran parlare di Ospedale Unico della penisola a S. Agnello: cosa ne pensa? Com’è a suo avviso il funzionamento degli attuali presidi di Sorrento e S. Agnello?
Assolutamente insufficienti, ovviamente. Il personale ce la mette tutta, ma le strutture sono quel che sono e i mezzi a disposizione sono inadeguati. Il blocco del turnover impedisce nuove assunzioni e gli operatori del settore sono allo stremo delle loro forze. La sanità sta vivendo un periodo assai delicato in tutta Italia e nel meridione in particolare. La mannaia di Tremonti si è abbattuta con tutta la sua crudeltà nei settori nevralgici come sanità e cultura, ospedali, servizi sociali, scuole ed università. Con questa logica e, soprattutto, con questo governo non c’è da sperare nulla di buono. L’ospedale unico, auspicabilissimo, è un vero e proprio sogno. Se ne parla tanto poiché c’è aria di elezioni ed è il momento delle promesse. La Regione Campania è sull’orlo del baratro: riesce a stento, e non sempre, a pagare i dipendenti. Sarebbe auspicabile, ma anche possibile se ci fosse la volontà politica, un intervento mirato sulle aree che danno lustro al turismo nostrano e prevedere una ASL dedicata al comprensorio turistico che va da Capri a Positano, passando per Sorrento. Una ASL dotata di mezzi propri e finanze dedicate perché la Penisola Sorrentina è il fiore all’occhiello della nostra martoriata regione e la qualità della sanità rappresenta un vero e proprio biglietto da visita e misura il nostro grado di civiltà. Un paese che non accoglie dignitosamente i malati, che non dà servizi adeguati, da quelli assistenziali a quelli strutturali, senza garantire confort e privacy, non è un paese civile e oltre a negare qualità e sicurezza ai cittadini darebbe una pessima impressione ai nostri preziosi visitatori.

2) Lei ha presentato in parlamento un’interrogazione sull’inquinamento marino nel nostro Golfo: personalmente lei fa il bagno in costiera e se sì dove?

L’inquinamento del nostro mare è oggetto d’indagini della procura di Torre Annunziata. Una situazione delicatissima poiché può mettere a repentaglio la salute di tutti ed allontanare il turismo dalle nostre terre. E’ necessario istituire una commissione parlamentare che lavori tutti i giorni, e sottolineo tutti i giorni, per eradicare tutte le fonti di inquinamento, colpendo duramente i responsabili del delitto che si compie quotidianamente nel Golfo di Napoli. Solo così si potrà far luce su quanto è stato artatamente insabbiato. Affidarci alle “responsabilità” locali o all’ARPAC significa far finta che il mare è pulito. Ma purtroppo, la patina oleosa e la schiuma sono sotto gli occhi di tutti. I miei figli fanno il bagno alla spiaggia di Piano ed è lì che sono andato 2 o 3 volte la scorsa stagione. Non ho più il tempo per andare in barca come facevo alcuni anni addietro.

3) Ecomostro di Alimuri, altro argomento oggetto di suo interesse in Parlamento: come si fa a spiegare ad un normale cittadino come è possibile che quella struttura in decenni ancora sta lì?

La spiegazione è una sola: troppi interessi in gioco e troppo disinteresse verso una situazione grave e che con il passare degli anni potrà solamente degenerare. Un pericolo pubblico che ha già fatto troppe vittime tra i nostri giovani a causa della facile accessibilità, del suo stato pericolante e della mancanza di protezioni. Dallo scorso giugno – data in cui ho presentato la mia interrogazione parlamentare – non ho avuto alcun riscontro: il Ministro Prestigiacomo non ha ancora risposto. Dovrebbero essere tutti gli eletti, di tutti i comuni della penisola e di tutti i partiti ad indignarsi di quell’obbrobrio che deturpa il nostro litorale. Solo con un’azione sinergica e trasversale si potrà arrivare alla sua demolizione. Io ho fatto la mia parte, continuerò a fare solleciti finché non avrò ottenuto una risposta soddisfacente e ad avviare le iniziative utili a mandarlo giù, ma non ho ricevuto nessun invito a proseguire la mia azione e nessun incoraggiamento dalle altre parti politiche o dagli amministratori locali. Questa forse è una buona occasione per invitare gli uomini e i politici che amano la nostra terra: uniamoci per abbattere l’eco-mostro di Alimuri!

4) Cosa pensa della situazione di un altro sito archeologico bistrattato: la Villa Romana Pollio al Capo di Sorrento?

Purtroppo devo costatare un grande disinteresse per i siti archeologici da parte dei nostri amministratori e la situazione della Villa Pollio Felice del Capo di Sorrento è senz’altro tra gli esempi più significativi di questo disinteresse. Un Comune, in questo caso quello di Sorrento, che acquisisce un patrimonio archeologico così importante, spendendo circa 3 milioni di euro (attraverso un mutuo che i cittadini continuano a pagare) per poi abbandonare completamente il sito, persegue indubbiamente una politica illogica, dal punto di vista economico, culturale e turistico. Questa bellissima area potrebbe essere fruita da turisti provenienti da tutta Italia e non solo, invece, da 7 anni si trova nel più completo abbandono, nonostante l’ingente investimento effettuato. Un’area di così evidente valore artistico andrebbe preservata, tutelata, valorizzata, protetta dalle erosioni marine, messa in sicurezza e mantenuta pulita così da poter essere una vera ricchezza per la penisola. Ma gli amministratori si dimostrano poco sensibili davanti a queste tematiche e lo dimostra ulteriormente lo scempio attuato a Piazza Veniero, dove una villa sorrentina del I secolo d.C., con pareti affrescate e pavimenti marmorei, è stata inghiottita nel cemento di una brutta piazza confezionata frettolosamente per la competizione elettorale alle porte!

5) L’impegno dell’Italia dei Valori in penisola sorrentina: un giudizio sull’attività dell’avvocato Antonetti a Sorrento che continua incessante anche dopo la cocente delusione elettorale e la mancata elezione in consiglio comunale?

Giovanni è una risorsa impareggiabile, un lavoratore instancabile che con tanto entusiasmo si è fatto carico di tutti i problemi irrisolti di Sorrento. Nonostante la sua mancata elezione ha continuato, con spirito di servizio, ad esercitare la sua coraggiosa opera di controllo su quanto fa o quanto non fa la giunta Cuomo. Un vero e proprio difensore civico. Un esempio da imitare – a mio avviso - nell’interesse della collettività. Un personaggio scomodo per altri.

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