(ANSA) - ROMA, 23 FEB - "E' ora di smetterla con la mistificazione dei fatti anche in campo di fine vita". Lo dichiara Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione Affari Sociali e responsabile sanità del partito.
"In Italia, oggi, il testamento biologico non ha valore giuridico poichè le volontà, lasciate anche per iscritto, dovranno confrontarsi con quelle del medico curante. A lui spetterà l'ultima parola, sarà lui a decidere se proseguire i trattamenti, magari inutili e superflui poiché finalizzati a perpetuare uno stato agonico di sofferenza oppure staccare la spina. Al momento - prosegue il deputato Idv - nel nostro Paese vige la discrezionalità dell'azione medica e alle Dat non viene dato alcun valore, né vincolante, né impegnativo. Per questo serve una legge che ridia al cittadino l'autonomia di scelta e la certezza che le sue volontà saranno eseguite anche in caso di incoscienza".
"Il ricorso alla magistratura, con il testo autoritario e liberticida che approderà alla Camera il 7 marzo, sarà sempre più frequente. Quale medico si sentirà di effettuare una gastrostomia su un paziente che ha lasciato scritto di non volerla in nessun caso? E' evidente - conclude Palagiano - che una tale situazione conflittuale non potrà che incrementare in maniera esponenziale i ricorsi alla magistratura che sarà chiamata in causa o dal medico stesso o dai familiari del paziente".
"Il ricorso alla magistratura, con il testo autoritario e liberticida che approderà alla Camera il 7 marzo, sarà sempre più frequente. Quale medico si sentirà di effettuare una gastrostomia su un paziente che ha lasciato scritto di non volerla in nessun caso? E' evidente - conclude Palagiano - che una tale situazione conflittuale non potrà che incrementare in maniera esponenziale i ricorsi alla magistratura che sarà chiamata in causa o dal medico stesso o dai familiari del paziente".
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