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giovedì 2 aprile 2009

Dalla Consulta la decisione che aspettavamo sulla Legge 40!


La notizia che aspettavamo da tempo e che finalmente metterà fine ad una legge crudele, oscurantista ed illiberale come la Legge 40 sulla Pma. Le donne italiane potranno avere, non appena le indicazioni della Consulta saranno recepite dai legislatori, le stesse chances delle donne del resto del mondo e non saranno costrette ad andare all’estero per cercare di concepire un figlio attraverso la fecondazione assistita.
Quattro anni di applicazione della legge 40 hanno portato a quadruplicare il numero delle coppie che hanno deciso di investire nel turismo procreativo poiché in Italia non avrebbe potuto avere il giusto trattamento terapeutico e le stesse possibilità di riuscita.
Con la decisione della Suprema Corte salta il teorema che è alla base della legge 40: il limite massimo dei tre embrioni. I medici potranno finalmente usare criteri diversi per le 25enni e per le 40enni e si ridurranno, soprattutto, le pericolosissime gravidanze trigemellari (in Italia il 3,5%) che mettono a repentaglio la vita della madre e dei feti, e che hanno un elevato costo per la società.
Chi fino a ieri non ha fatto altro che tessere le lodi alla Legge 40, dopo la sentenza della Consulta, sarà costretto a farsi un esame di coscienza e valutare se sia davvero il caso di continuare a rappresentare gli interessi e i diritti delle donne italiane in Parlamento. A cominciare dal Sottosegretario Roccella che, dopo la presentazione dei dati sulla Pma in Italia presentati la scorsa settimana, ha continuato a dare un’interpretazione distorta e distorcente della realtà e che ancora adesso, dopo la decisione della Consulta, si limita a risposte ambigue non affrontando realmente il punto: la Legge 40 va cambiata, e al più presto; per dimostrare pieno rispetto per la libertà di scelta individuale e per la salute della donna prima che dell’embrione!

3 commenti:

  1. Filippo Maria Ubaldi2 aprile 2009 alle ore 22:19

    Caro Antonio,
    che dire, ovviamente io sono molto soddisfatto della decisione della consulta! Finalmente con la possibilta' di modulare il numero di ovocii da inseminare in accordo alle caratteristiche cliniche ed anagrafiche delle nostre pazienti ritorneremo ad operare con la massima possibilita' tecnico-scientifica di ottimizzare i risultati e ridurre al massimo i rischi di gravidanze multiple soprattutto nelle pazienti piu' giovani. Questo ultimo aspetto infatti rappresenta la piu' mportante complicanza delle tecnie di riproduzione assistita. Speriamo ora di poter applicare piu' rapidamente possibile tali indicazioni.
    Filippo Maria Ubaldi, Membro del Comitato Direttivo della Societa' Europea di Medicina della Riproduzione (ESHRE), Responsabile Centro di Medicina della Riproduzione G.EN.E.R.A., Clinica Valle Giulia, Roma.

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  2. Caro Antonio. speriamo che la Campania possa assicurare alle sue residenti tali prestazioni. Sono molto preoccupata per i requisiti per la crioconservazione e sulla diagnosi genetica pre-impianto. In questa Regione .... il servizio pubblico quasi non esiste, si fa spallucce e non si cambia niente o poco.
    Penso che parlando anche a nome dei colleghi campani, di cui tu conosci la professionalità, ti chiediamo un tuo aiuto per un'azione congiunta.
    A presto
    Tiziana Spinosa
    Dirigente Agenzia Regionale Sanitaria della Campania.

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  3. Nino Guglielmino
    Dopo anni di sofferenze e discriminaioni, i cittadini-pazienti Italiani sono riusciti ad ottenere giustizia.La Corte Costituzionale ha riconosciuto ad una coppia di Pachino in cui il marito è malato di retinoblastoma, un tumore maligno a trasmissione genetica nel 50% dei casi, di poter eseguire la diagnosi pre-impianto.La coppia aveva presentato ricorso al Tribunale di Firenze ed il Giudice ha accolto il ricorso e presentato un Ordinanza rivolta alla Corte Costituzionale individuando nella legge 40 elementi di Incostituzionalità e formulando delle proposte di modifica per il comma 2 e 3 dell'Articolo 14 della stessa Legge.
    La Corte dichiarando la Legge 40, nei punti individuati dal Giudice di Firenze Delle Vergini, Incostituzionale ha in modo definitivo ed inconfutabile cambiato la Legge 40.
    Ovviamente la legge cambia non solo per chi deve fare la diagnosi pre-impianto ma cambia anche per tutti i pazienti infertili che accedono alle techiche di fecondazione in vitro.
    Nello specifico da ora in poi con la modifica del secondo comma dell'Articolo 14 cade il limite odioso dei tre embrioni e dell'unico e contemporaneo trasferimento. Che in altre parole vuol dire avere la possibilità di produrre il numero di embrioni necessari al trattamento in corso sulla base di dati clinici. Contemporaneamente la modifica dell'obbligo di un unico e contemporaneo trasferimento di tutti gli embrioni prodotti introduce automaticamente la possibilità del congelamento embrionario.
    Oltre alla modifica del 2° comma, la Corte ha modificato il 3° comma dello stesso articolo, dove viene definita la modalità del trasferimento embrionario, che non deve mai pregiudicare la salute della donna. Per la realizzazione di questo diritto Costituzionale è consentita la crioconservazione embrionaria. questa costituzionale.
    Ora sono stanco e vado a dormire.
    A presto
    Nino Guglielmino
    Responsabile dell'Unità di Medicina e Biologia della Riproduzione della Fondazione HERA a CATANIA

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