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giovedì 25 giugno 2009

Cure palliative: Governo insensibile alla qualità del fine vita

Dopo l'inserimento del testo sulle dichiarazioni anticipate di trattamento nel calendario del prossimo trimestre di lavori della XII Commissione mi sembra giusto ribadire che questo Governo ha dimostrato, in quest'anno di legislatura, di essere molto più sensibile all'inizio-vita e al fine-vita piuttosto che al tratto intermedio, che verosimilmente interessa i comuni mortali ed in particolare a quel tratto terminale che riguarda i malati che soffrono.

L'aver sottratto le risorse economiche attraverso un'informale lettera del Presidente della Commissione Bilancio, On. Giorgetti che ha svuotato di fatto di ogni contenuto un testo condiviso in Commissione anche dalle opposizioni e al quale si è arrivati dopo mesi di lavoro, rappresenta a mio avviso un inequivocabile segnale di insensibilità di questo Governo a questioni per noi irrinunciabili in un Paese che si definisce civile. Garantire la terapia del dolore, anche a domicilio, a tutti i malati che lo richiedono sarà per noi un impegno costante sia in Commissione che in Aula.

Niente soldi, quindi, per hospice, rete di cure palliative, antidolorifici e tranquillanti utili ad alleviare le sofferenze dei malati terminali, ma nessun problema per acquistare sondini nasogastrici o soluzioni di aminoacidi per prolungare le agonie. Magari anche per legge!

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